giovedì, settembre 09, 2010

Cecchino

E’ come se la Madonna ti pulisse il sedere.
E’ come un bambino di quattro anni, che se l’è fatta addosso. La cacca.
Tutti i calzoni sporchi, la puzza, i calzoni tirolesi, che il babbo ti aveva regalato di ritorno dalle vacanze in montagna.
Con la stella alpina sul davanti e le bretelline di cuoio.
Sei pieno di vergogna , piangendo, col dolore di avere sporcato tutto…
E la mamma ti prende, ti toglie i pantaloncini, e le mutande e sorride.
Ti consola.
Ti prende su e ti mette sotto la cannella dell’acqua, con il sedere nudo e ti lava, facendo le smorfie con il naso e sporcandosi le mani.
Così, proprio così fa la Madonna quando rifà in te l’immagine del suo figlio che avevi smarrito. Non con la bacchetta magica. Puff! E tutto è a posto. No.
Come la tua mamma, si sporca le mani e piano piano ripulisce tutto.
Mette le mutande e i calzoni nel catino, poi prende il borotalco e ti asciuga tutto. E ti parla e ti consola.
Ride contenta.
Ti ha profumato tutto e ti bacia anche il sedere.
Ti mette addosso i calzoni di lanina verde, con le bretelle verdi ed i bottoni davanti per tenerli su.
Poi ti dà un pezzo di pane. Il pane che hai sempre sgranocchiato, quando camminavi lungo la ferrovia che dalla grande città sul mare portava a Mercatino. Lungo il fiume che ti ha sentito cominciare ad esistere.

Caro Cecchino, è proprio come se la Madonna ti pulisse il sedere e te lo baciasse.
Il sedere.
Per giunta!

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